Cos’è il whistleblowing
Il whistleblowing è l’atto con cui un individuo (il whistleblower, ovvero il segnalante) riferisce comportamenti illeciti, irregolarità, abusi, violazione delle leggi, delle normative aziendali o dei principi etici commessi all’interno di un’organizzazione. L'obiettivo del whistleblowing è quello di far emergere comportamenti illeciti, come corruzione, frode, abusi o violazioni dei diritti, affinché possano essere corretti o perseguiti dalle autorità competenti.
Il termine "whistleblower" si riferisce a chi compie tale denuncia, e la protezione del whistleblower è garantita dalla legge per evitare che subisca ritorsioni o discriminazioni a causa della segnalazione.
In Italia, la normativa sul whistleblowing è regolata da:
- Legge 179/2017, che ha introdotto tutele per i dipendenti pubblici e privati che segnalano illeciti.
- lgs. n. 24/2023, che ha recepito la Direttiva (UE) 2019/1937 per rafforzare la protezione dei segnalanti a livello europeo.
Contenuto delle segnalazioni e responsabilità del whistleblower
Il contenuto delle segnalazioni di whistleblowing deve essere chiaro, preciso e fondato su fatti concreti e verificabili, evitando di diffondere informazioni false o infondate, nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria. In generale, deve includere una descrizione dettagliata dell’illecito o della violazione: che cosa è successo, come è stato commesso l'illecito e quando. È fondamentale che vengano forniti eventuali elementi di prova che supportano la segnalazione, come documenti, testimonianze o altre evidenze rilevanti.
Inoltre, la segnalazione dovrebbe identificare, se possibile, le persone coinvolte o responsabili dell'illecito, indicando i loro ruoli e le azioni compiute. Deve essere specificato anche il luogo e il momento in cui l'evento si è verificato.
La segnalazione deve essere fatta in buona fede, senza intenzioni di danneggiare ingiustamente qualcuno, e deve rispettare la riservatezza delle informazioni sensibili.
Infine, il whistleblower deve agire con responsabilità, considerando le potenziali conseguenze delle sue azioni, per evitare di danneggiare ingiustamente altre persone o l'organizzazione.
Modalità e riservatezza delle segnalazioni
Asserramenti mette a disposizione dei propri dipendenti e dei propri collaboratori un tool accessibile dal sito web per la segnalazione anonima di eventuali illeciti. Questo tool garantisce come da linee guida ANAC, assoluta riservatezza.
Sarà compito del responsabile per la prevenzione della corruzione effettuare opportune verifiche per verificare la fondatezza e la veridicità delle segnalazioni, ricorrendo se necessario anche al supporto dei competenti di controllo esterni.
Il whistleblower ha diritto alla protezione della sua identità durante tutto il processo di segnalazione. Le organizzazioni sono obbligate a mantenere la riservatezza delle informazioni personali del segnalante, evitando che venga rivelato il suo nome o altri dettagli identificativi, a meno che non sia strettamente necessario per l’indagine e con il suo consenso.
Il divieto di discriminazione nei confronti del whistleblower è una protezione fondamentale prevista dalla legge. Chi segnala un illecito non può essere soggetto a misure ritorsive come licenziamenti, penalizzazioni, trasferimenti a incarichi meno favorevoli o altre forme di discriminazione sul posto di lavoro. Questo divieto si estende anche ad altre forme di mobbing o esclusione sociale, che potrebbero creare un ambiente ostile per chi ha denunciato. L’obiettivo è garantire che il whistleblower possa segnalare in modo sicuro e senza paura di subire danni personali o professionali, tutelando così il diritto alla segnalazione senza compromettere la sua carriera o benessere.